Cosa distingue una coppia serena da una che non lo è? La verità è che non esiste una risposta o, meglio ancora, una ricetta: sarebbe troppo bello, anzi, sarebbe orribile. L’amore, la condivisione, l’affetto, dipendono sempre e comunque dalla soggettività di ogni individuo che intraprende una relazione. Inoltre, anche se questa ricetta esistesse, sono certo che ben pochi di noi la seguirebbero, poiché siamo in un’epoca storica nella quale ognuno vuole sentirsi unico e speciale. Siamo in un periodo in cui rimanere in una relazione di coppia o in un matrimonio è una scelta molto individuale e sempre meno indotta da fattori esterni come poteva essere un tempo (ad esempio famiglia, aspetti economici…).
Spesso la vita amorosa viene vissuta come uno spauracchio da maneggiare con estrema cura districandosi tra ferite e cicatrici del passato, soglie al dolore psicologico e alla frustrazione bassissime, aspettative di fregature ricorrenti più che auto-profetiche, ed un sentimento diffuso di inadeguatezza alle vicende amorose come se la vita sentimentale fosse diventata una bella grana di cui si farebbe volentieri a meno.
Diventa perciò difficile mantenere una relazione di coppia. Entrano in gioco le nostre paure, i condizionamenti, le difese. Si attivano meccanismi che ci fanno entrare in conflitto, non appena l’altra persona non risponde alle nostre aspettative, o noi alle sue. Litigi, accuse, scontri, diventano il linguaggio più comune, per dichiarare all’altra persona delusione, rancore, gelosia, rabbia, amarezza. Tutte emozioni di paura che proviamo quando crediamo che la relazione di coppia sia la pillola che allevia il nostro dolore profondo.
La parola “crisi” scritta in cinese è composta da due caratteri, uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità. Una crisi porta con sé rabbia, dolore, tristezza, delusione ed un profondo disorientamento, sia dal punto di vista sociale che emotivo.
I 3 ingredienti per una relazione di coppia serena
Ma quindi? Esiste una risposta alla domanda iniziale? Certo, una risposta tanto aperta quanto veritiera: per far funzionare una relazione di coppia, è necessario coltivare la relazione stessa! Bella scoperta, eppure molto spesso una relazione non è serena proprio per questo motivo.
E per gli amanti delle ricette? Niente paura, esiste una teoria che ben concettualizza questo tema: negli anni ’80 lo psicologo Robert Sternberg affermava che l’amore può essere compreso in termini di 3 componenti, che insieme formano i vertici di un triangolo:
- Intimità, cioè la condivisione di esperienze e dialogo tra i membri della coppia
- Passione, ovvero ciò che concerne la sessualità e l’attrazione fisica
- Impegno, cioè il desiderio consapevole di voler avere una progettualità con una persona, nonché i gesti quotidiani per coltivarla.
Per approfondire la teoria di Sternberg, suggerisco la lettura di questo testo.
Sebbene l’impegno sembri coincidere con quanto avevo affermato nelle righe precedenti, mentre le altre 2 componenti possano far presumere avere una matrice più “istintiva”, non è proprio così. Infatti, se escludiamo la fase dell’innamoramento (avete presente quando non vedete l’ora di vedere la persona amata, mangiate meno e la vostra pancia è piena di farfalle?), che ha una durata variabile ma limitata, poi, con il passare del tempo, ognuna delle tre componenti va coltivata affinché una relazione di coppia possa essere soddisfacente.
Ciò significa che spesso, anche dopo una pesante giornata di lavoro, è utile condividere i propri pensieri con il partner, anche se si preferirebbe vegetare davanti ad una serie TV (di tanto in tanto ci sta pure la passività eh…). Allo stesso modo, anche se routine e preoccupazioni tendono a smorzare la libido, è utile che ci si impegni ad alimentarla, ad esempio attraverso l’espressione di fantasie al partner e la pressione del tasto off sul telecomando della TV. Insomma, far durare nel tempo una relazione di coppia non è un obbligo; se lo scegliamo, coltivare intimità, passione ed impegno diventa però un gesto di coerenza con noi stessi.
Cosa fare? Divorzio Vs Cambiamento
La crisi di coppia paradossalmente può essere sfruttata per scoprire all’interno della relazione nuovi stimoli da cui ripartire. Le risorse personali ci insegnano che, attraverso una crisi è possibile ritrovare un nuovo equilibrio. Il problema nasce quando l’individuo ha difficoltà a individuare le risorse interne ed esterne, attraversando cosi un momento definito empasse che lo blocca in un limbo.
A causa dell’abitudine tendiamo a creare schemi rigidi degli altri, tuttavia accettare che possiamo cambiare, anzi che il cambiamento è un nostro diritto, costituisce ciò che può innescare un processo di trasformazione e rende possibile un dialogo autentico all’interno della coppia. La Psicoterapia di Coppia ha proprio questo obiettivo, variando nello specifico dei problemi che ogni singolo caso può manifestare (gestione dei figli, diatribe con i suoceri ecc), ma puntando sempre a o rinsaldare i “valori di squadra” che quella coppia vuole rafforzare, o accompagnarla ad una separazione logica e consapevole rispetto a tutto il contesto all’interno del quale la stessa è inserita.