Il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) descrive le disfunzioni sessuali come “disturbi tipicamente caratterizzati da un’anomalia, clinicamente significativa, nella capacità di una persona di avere reazioni sessuali o di provare piacere sessuale”. Tra i più diffusi ci sono:
- Disturbo erettile (difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione o marcata diminuzione della rigidità erettile).
- Disturbo dell’orgasmo femminile (marcato ritardo o assenza di orgasmo o ridotta intensità delle sensazioni orgasmiche).
- Disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile (mancanza o significativa riduzione di desiderio o eccitazione sessuale).
- Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione.
- Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile (assenza di pensieri o fantasie erotici e di desiderio di attività sessuale).
- Eiaculazione precoce (eiaculazione circa un minuto dopo la penetrazione e prima che l’individuo lo desideri).
Per una completa ed esaustiva descrizione si veda DSM 5 (Raffaello Cortina Editore, 2014).
Una buona prassi nell’affrontare le disfunzioni sessuali è quella di fare, prima di tutto, un controllo medico andrologico/ginecologico, così da scongiurare eventuali cause organiche sottostanti (diverse a seconda del problema).
Una volta escluse problematiche fisiche (e comunque dopo aver accertato che queste non siano la sola causa del disturbo), è opportuno rivolgersi ad uno Psicologo. Questo, dopo una approfondita anamnesi, è in grado di capire se il motivo che mantiene la disfunzione sessuale è specificamente personologico (es. ansia da prestazione, oppure inibizioni di carattere culturale) o maggiormente legato alla relazione di coppia che il paziente sta vivendo. A seconda dei casi potrebbe dunque essere proposta o una consulenza individuale, oppure un percorso di coppia.
Bibliografia
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Washington D.C: Author.