Nella passata edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali-IV (DSM) il disturbo ossessivo compulsivo era inserito tra i disturbi d’ansia. Nella nuova edizione del manuale (DSM 5) è stato loro dedicato un capitolo specifico, viste le caratteristiche non riconducibili solamente ad aspetti ansiosi. Tra i più diffusi disturbi di questo genere troviamo:

  • Disturbo Ossessivo Compulsivo (presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le prime sono pensieri, impulsi o immagini i correnti e persistenti, vissuti come intrusivi e indesiderati e che il soggetto cerca in tutti i modi di sopprimere. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che il soggetto mette in atto in conseguenza di un’ossessione).
  • Disturbo di Dismorfismo Corporeo (eccessiva preoccupazione per uno o più difetti o imperfezioni percepiti nell’aspetto fisico, che non sono osservabili o appaiono agli altri in modo lieve. A questo seguono comportamenti ripetitivi o azioni mentali in risposta a preoccupazioni legate all’aspetto).
  • Disturbo da accumulo (forte difficoltà nel gettare o separarsi dai propri beni, a prescindere dal loro valore reale. Ciò produce un accumulo che compromette gli spazi e causa disagio o compromissione sociale).

Per una completa ed esaustiva descrizione si veda DSM 5 (Raffaello Cortina Editore, 2014).

Quanti uomini 
conoscono la differenza tra 
un’ossessione che si subisce 
e un destino che si sceglie?”

Denis de Rougemont
(tratto da “L’amore e l’occidente”)

Le parole di Straus (1948) ben descrivono l’esperienza della persona ossessiva: «L’ossessivo conosce e vive in un mondo la cui struttura fondamentale è squilibrata. Questo mondo strano e particolare è il palcoscenico delle sue azioni, del suo ordine, della sua avarizia e di tutti i suoi rituali; una volta allestito, il palcoscenico non lascia all’attore alcuna libertà nella interpretazione del suo ruolo: il comportamento sociale dell’ossessivo è interamente deciso dal cambiamento strutturale della fisionomia del mondo».

Le persone tendenti al disturbo ossessivo-compulsivo  si emozionano e copercepiscono a partire da un insieme di norme e valori impersonali e astratti e, nel momento in cui viene a mancare tale adesione, possono sviluppare i tipici sintomi. L’esempio di Liccione (2019) chiarisce molto bene questi concetti: «Ad esempio, un sacerdote che ha impostato l’intera esistenza ai precetti cattolici, e si è sempre sentito a partire dal grado di corrispondenza delle proprie azioni con quei precetti, potrebbe andare incontro a un’alterazione identitaria di ordine ossessivo in conseguenza di un’improvvisa crisi di coscienza circa la propria fede».
 

Bibliografia
American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Washington D.C: Author.
Liccione, D. (2019). Psicoterapia cognitiva neuropsicologica. Torino: Bollati Boringhieri.
Straus E. (1948). Trad. it. (2006). Sull’Ossessione. Uno studio clinico e metodologico. Roma: Giovanni Fioriti Editore.

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